Si può Viaggiare nel Tempo? Si, ecco come. Con la fiducia incondizionata

11.10.2018

VIAGGIATORI NEL TEMPO

Un telefilm americano degli anni 80 davvero interessante, QUANTUM LEAP, descriveva le vicende di uno scienziato avveniristico, insieme. a quelle di un generale della marina militare americana.

I viaggiatori nel tempo, utilizzavano una macchina spazio-temporale che li collocava in modo casuale e per brevi periodi in determinati contesti storici, il militare si incarnava nel corpo di un personaggio che poteva essere sia maschile che femminile, un uomo oppure una donna, qualche volta capitavano delle personalità molto famose.

La puntata del film si concludeva con il protagonista che risolveva dopo mille peripezie una questione difficile, un serio problema dell'ospitante.

L'intenzione del viaggiatore del tempo era quella di ritornare nel presente, ovvero nel punto di partenza...

Il profetico ed enigmatico telefilm QUANTUM LEAP, ha sempre affascinato i telespettatori ed adesso si capisce chiaramente il motivo. 

Quei fantastici personaggi sono molto più reali di quello che si possa immaginare, i viaggiatori del tempo siamo noi...

Argonauti con una sola possibilità, quella della fiducia anticipata, della ricompensa anticipata. secondo una vita "escatologicamente lungimirante".

LA FIDUCIA DI CHI SA SOLO DI ESSER DI PASSAGGIO PROIETTA IN ORIZZONTI TRASCENDENTI NEL MONDO PRESENTE.

Lo sapeva perfettamente, Viktor Frankl che ha vissuto per qualche anno all'interno di un campo di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale, riuscendo a sopravvivere con un espediente incredibile, inverosimile, manipolare il tempo e la realtà contestuale. 

Vittorio Franco pensa di essere uno studioso mandato dal mondo accademico come ospite in questi campi del terrore, per cercare di capire e approfondire l'essere umano nelle sue sfaccettature più intime, sia a livello antropologico che culturale, sociologico e psicologico. Alcuni film hanno emulato tale "maestria immaginatoria", fra tutti La vita è bella di Roberto Benigni e Jakob di Robin Williams.

Possiamo parlare di immaginazione escatologica.


grazie per l'ascolto da Hermes